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QUENTIN TARANTINO
Tarantino e la sua rivoluzione cinematografica
Quentin Tarantino non è solo un regista: è un linguaggio, uno stile, una firma riconoscibile. Nato il 27 marzo del 1963 a Knoxville, Tennessee, cresce a Los Angeles, tra cinema di genere, cultura pop e videoteche. Senza una formazione accademica nel settore, ma con una passione viscerale per la settima arte, riesce a imporsi come uno dei registi più influenti degli ultimi trent’anni. Il suo esordio nel 1992 con Le Iene segna subito una svolta: un crime spigoloso, minimale, costruito su dialoghi intensi, una narrazione non lineare e una violenza stilizzata che diventeranno la sua firma. La sua idea di cinema è composta di dialoghi brillanti, violenza stilizzata, citazioni cinefile e personaggi memorabili.
In questo articolo scoprirai alcune curiosità su Quentin Tarantino che raccontano il suo stile, le sue ossessioni e la sua passione per il cinema.
In questo articolo scoprirai alcune curiosità su Quentin Tarantino che raccontano il suo stile, le sue ossessioni e la sua passione per il cinema.
Le curiosità su Quentin Tarantino
Tra passioni fuori dal comune, scelte stilistiche inconfondibili e riferimenti continui al cinema di genere, Tarantino ha costruito un universo personale, ricco di dettagli e piccoli segreti.
In questa sezione scopriamo alcune curiosità su Quentin Tarantino che raccontano il suo modo di intendere il cinema e il mondo.
In questa sezione scopriamo alcune curiosità su Quentin Tarantino che raccontano il suo modo di intendere il cinema e il mondo.
1. Si può fare da soli… forse
Molti pensano che per diventare un grande regista sia necessario studiare cinema. Eppure Quentin Tarantino, considerato uno dei cineasti più influenti al mondo, non ha mai frequentato una scuola di cinema. Ha studiato recitazione e ha lavorato per anni in una videoteca, dove ha nutrito e ampliato la sua passione cinefila.
Tutto ciò che sa sul linguaggio cinematografico è frutto di uno studio autodidatta e della visione ossessiva di un’enorme quantità di film.
Tutto ciò che sa sul linguaggio cinematografico è frutto di uno studio autodidatta e della visione ossessiva di un’enorme quantità di film.
2. Give Me a Leone: l’amore per gli spaghetti western
Quentin Tarantino ha sempre dichiarato la sua passione per il western all’italiana, conosciuto come spaghetti western, e in particolare per Sergio Leone, che considera una delle sue principali fonti di ispirazione.
Dai duelli carichi di tensione ai primi piani intensi sui volti dei personaggi, fino agli antieroi in cui la classica distinzione tra “buono” e “cattivo” si dissolve, il suo stile riprende molte delle tecniche visive del maestro italiano.
Sul set, quando vuole una scena che richiami lo stile di Leone, Tarantino è solito dire al capo macchinista: “Give me a Leone”, un modo semplice per fargli capire di ricreare quell’atmosfera iconica del maestro del western all’italiana.
Dai duelli carichi di tensione ai primi piani intensi sui volti dei personaggi, fino agli antieroi in cui la classica distinzione tra “buono” e “cattivo” si dissolve, il suo stile riprende molte delle tecniche visive del maestro italiano.
Sul set, quando vuole una scena che richiami lo stile di Leone, Tarantino è solito dire al capo macchinista: “Give me a Leone”, un modo semplice per fargli capire di ricreare quell’atmosfera iconica del maestro del western all’italiana.
3. Un’ossessione particolare: i piedi nel cinema di Tarantino
Accusato da molti di essere un feticista, Quentin Tarantino ha reso i piedi un elemento ricorrente nei suoi film. Tra le tante curiosità su Quentin Tarantino, questa è sicuramente una delle più riconoscibili. Una cosa è certa: nelle sue inquadrature, questo dettaglio ha sempre avuto una funzione artistica e stilistica ben precisa. L’uso così evidente di questa immagine è diventata così iconica che persino Brad Pitt, dopo aver vinto il premio come Miglior attore non protagonista ai SAG Awards, ha colto l’occasione per scherzarci sopra. Durante il suo discorso di ringraziamento, ha dichiarato:
Voglio ringraziare le mie co-star: Leo, Margot Robbie, i piedi di Margot Robbie, i piedi di Margaret Qualley, i piedi di Dakota Fanning. Lo dico seriamente, Quentin ha separato più donne dalle loro scarpe della TSA.
La battuta di Pitt ha fatto ridere il pubblico, giocando sul fatto che Tarantino, in un certo senso, ha reso i piedi femminili un vero e proprio elemento distintivo del suo cinema.
4. I magnifici 10
Tarantino ha dichiarato più volte che la sua carriera cinematografica si interromperà con il decimo film. Anche se ne ha già diretti nove (contando Kill Bill come un’unica opera, come spesso fa lui stesso),sembra deciso a mantenere la sua promessa. In diverse interviste ha lasciato intendere che il suo ultimo e decimo film potrebbe essere il terzo volume di Kill Bill.
Che questa decisione sia un modo per emulare Luc Besson o nasca dalla convinzione che il cinema sia cambiato radicalmente dopo il 2019, perdendo la sua centralità a favore dello streaming immediato, non è del tutto chiaro.
Una cosa però è certa: anche se dovesse davvero smettere di girare film, la sua carriera artistica non finirà qui. Ha già dichiarato che continuerà a scrivere romanzi e opere teatrali, senza porre limiti alla sua creatività.
Che questa decisione sia un modo per emulare Luc Besson o nasca dalla convinzione che il cinema sia cambiato radicalmente dopo il 2019, perdendo la sua centralità a favore dello streaming immediato, non è del tutto chiaro.
Una cosa però è certa: anche se dovesse davvero smettere di girare film, la sua carriera artistica non finirà qui. Ha già dichiarato che continuerà a scrivere romanzi e opere teatrali, senza porre limiti alla sua creatività.
5. Dal tramonto all’…errore!
Sebbene molti lo considerino erroneamente un film diretto da Tarantino, in realtà il regista del film Dal tramonto all’alba è Robert Rodriguez mentre Tarantino si è occupato esclusivamente della sceneggiatura, apparendo poi nel cast come attore.
Il film ha regalato al pubblico una delle scene più iconiche legate alla figura di Tarantino: quella in cui il suo personaggio beve tequila dal piede di Salma Hayek.
Il film ha regalato al pubblico una delle scene più iconiche legate alla figura di Tarantino: quella in cui il suo personaggio beve tequila dal piede di Salma Hayek.
L’eredità e il futuro di Tarantino
Se effettivamente il maestro del cinema pulp deciderà di fermarsi al decimo film, lo scopriremo solo con il tempo, quando arriveranno dichiarazioni ufficiali in merito.
Quel che è certo è che Quentin Tarantino resta uno dei registi più influenti e riconoscibili della storia del cinema, capace di trasformare ogni pellicola in un’esperienza visiva unica.
E anche se dovesse davvero smettere di dirigere, la sua eredità artistica è già ben definita: dialoghi iconici, personaggi fuori dagli schemi, e uno stile diventato un marchio di fabbrica. Un cinema che continuerà a ispirare, citare e far discutere per molti anni ancora.
Quel che è certo è che Quentin Tarantino resta uno dei registi più influenti e riconoscibili della storia del cinema, capace di trasformare ogni pellicola in un’esperienza visiva unica.
E anche se dovesse davvero smettere di dirigere, la sua eredità artistica è già ben definita: dialoghi iconici, personaggi fuori dagli schemi, e uno stile diventato un marchio di fabbrica. Un cinema che continuerà a ispirare, citare e far discutere per molti anni ancora.
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